Streghe e stregoneria in Cadore
« Le streghe e gli stregoni rappresentano il genio del male e sono uomini e donne […] aventi patti col diavolo. Essi possono devastare i campi con la gragnuola, infondere la malattia nelle piante, ammaliare i ragazzi, attaccare infermità incurabili e fare tante altre brutte cose. Il loro convegno, la loro abitazione prediletta ove tengono le loro tregende è il ghiacciaio dell’Antelao, ch’è come a dire, l’officina dei temporali ed il magazzino delle tempeste. Quando fa tempo cattivo le nubi che passeggiano scompigliate sulle creste delle rocce sono le streghe. Si crede che i preti possano molto contro di esse, e che possano anche scongiurare le tempeste. Non è molto che alla campana di San Rocco di Domegge si attribuiva molta virtù contro il tempo cattivo, e si diceva che un uomo durava fatica a suonarla perché gli stregoni si sforzavano d’impedirne il suono onnipossente1».
« Nel Contado Cadorino, come altrove, imperversava la superstizione: molte quivi a giudizio de’ superstiziosi le Streghe, o Maliarde; il volgo nel suo dialetto dicevale Erbère. Leggesi negli antichi ricordi, che nel 1455 vennero sorprese alcune comunemente riputate tali, e tradotte nelle carceri del Castello. Quivi furono per due mesi duramente, e spietatamente torturate, onde confessassero i misfatti, di che erano dal volgo ignorante imputate; resistettero a lungo le misere, durarono nel niego; ma svigorite finalmente, e vinte dalla violenza degli stiramenti, e dall’acerbità degli spasimi si resero; vennero bruciale vive. Legatori, torturatori, manigoldo fecersi venire dalla vicina Germania; che da si crudeli ufficj sempre abborrirono i Cadorini: vi tornarono soddisfatti nel compenso di Venete lire sessanta2».
ANNO | DESCRIZIONE |
1583 | Processo per irreligiosità contro Graziano Vecellio e Pietro de Gretto da S. Vito di Cadore, Sec. XVI |
1599 | Processo per detenzione di libri proibiti contro Pomponio, arcidiacono del Cadore, Sec. XVI |
1606 | Processo per espressioni ereticali contro Bernardino Costantini da S. Martino di Cadore, Sec. XVII |
1619 | Processo per lettura di libri proibiti di carattere magico e per applicazione di forme di magia contro il sacerdote Rodolfo de Galeazzi da Valle di Cadore, Sec. XVII |
1630 | Processo per uso di carne nei giorni proibiti contro Gio. Batta de Nomida da Campolongo in Cadore, Sec. XVII |
1646 | Processo per eresia contro Giovanni Maria Zoppa da Nebbiù in Cadore, Sec. XVII |
1646 | Processo per bestemmie contro 6 persone provenienti da Cibiana in Cadore; per magia terapeutica contro 7 persone provenienti dalla Carnia e dal Cadore |
1646 | Processo per magia terapeutica ed esorcismo contro il pievano di Ovaro, contro Gio. Batta Cassiani, arcidiacono di Gorto e Caterina del Fabro da Pozzale di Cadore, Sec. XVII |
1663 | Processo per uso di carne in giorni proibiti contro Bartolomeo de Leonibus, da Valle di Cadore, Sec. XVII |
1678 | Processo per proposizioni di carattere ereticale contro Giacomo de Bernardis, un contadino di S. Nicolo' di Cadore, Sec. XVII |
1742 | Processo per "sollecitazione in confessione" contro il sacerdote Paolo Pezzetta da Candide (Cadore), Sec. XVIII |
1763 | Processo per invocazione del demonio onde avere denari contro Rocco Ronchi da Vigo di Cadore, Sec. XVIII |