FAUNA CADORINA OVVERO BELLUNESE

Le fototrappole immortalano l’orso Mirco in Cadore

di Alessia Forzin

Articolo tratto dal quotidiano Corriere delle Alpi pubblicato il 6 luglio 2016

PIEVE DI CADORE. Lo hanno battezzato Mirco. È il primo orso, dall’inizio dell’estate, che arriva nel Bellunese. Non si conosce la sua provenienza, si sa però che sta frequentando la zona ai piedi dell’Antelao, nel cuore del Cadore, e che ogni tanto sconfina nello Zoldano. La fotografia che lo immortala è stata scattata in un bosco a Pieve di Cadore da una fototrappola.

Orso in Cadore

Orso

«Ne abbiamo messe diverse, perché sappiamo che questo è il periodo in cui gli orsi arrivano anche nelle nostre zone», spiega il dirigente del settore fauna della Provincia Gianmaria Sommavilla. «Questo animale sta girando da qualche tempo fra lo Zoldano e il Cadore, ed è il primo della stagione che riusciamo a fotografare». Difficile capire dall’immagine l’età del plantigrado, che comunque non sembra molto grande. L’esemplare è di probabile sesso maschile e dovrebbe trattarsi di un individuo subadulto. «Per noi è un piacere sapere che gli orsi sono ancora sulle nostre montagne», continua Sommavilla. «Sono una compagnia da parecchio tempo». Evidentemente anche i plantigradi trovano le Dolomiti bellunesi un posto ideale per trascorrere l’estate. La notizia che un orso era stato fotografato dalle fototrappole della polizia provinciale arriva dal consigliere delegato della Provincia di Belluno Pierluigi Svaluto Ferro. L’orso, che gli agenti hanno battezzato Mirco, non è ancora ben identificato dal punto di vista genetico, ma sono stati prelevati dei campioni biologici che una volta analizzati diranno di che plantigrado si tratta, o indicheranno la sua origine geografica. La conferma della presenza di un orso nella zona è venuta anche dal rilievo di alcune impronte inconfondibili lasciate dall’animale, alcuni giorni fa, sul fango di una strada forestale. Dai primi dati raccolti sembra che l’animale abbia abitudini abbastanza tranquille, tanto che non sono ancora pervenute segnalazioni di impatti sulle attività agricole e di allevamento. Gli ultimi avvistamenti di orsi c’erano stati l’anno scorso, a novembre. Anche in quel caso erano state trovate tracce del passaggio di un plantigrado in Cadore e nello Zoldano. Per tutta l’estate scorsa, inoltre, due orsi avevano soggiornato in Alpago.

© 2016 Corriere delle Alpi

Senza il permesso scritto dell'Editore de Corriere delle Alpi sono vietati la riproduzione anche parziale, in qualsiasi forma e con qualsiasi mezzo elettronico o meccanico.